Tor Bella Monaca

Tor Bella Monaca , nell’immaginario collettivo, rappresenta la “quintessenza” del degrado architettonico e sociale.
Questo è vero solo ad una visione superficiale e preconcetta. Ogni articolo giornalistico, analisi socio-culturale, riguardante la zona, è una esplosione di luoghi comuni con l’unico obiettivo di evidenziare tutti , e solo, gli errori di valutazione fatti dalle amministrazioni che si sono susseguite.

Non si negano i problemi presenti in un tessuto sociale fortemente radicato nel territorio e da esso plasmato ma non si possono negare, nemmeno, le avanzate iniziative culturali e le forme di solidarietà sociale.

Tali forme di solidarietà, sebbene motivate da un diverso spirito sociale e/o religioso, colpiscono non tanto per l’efficienza e l’eccellenza dei servizi messi a disposizione quanto per il loro “attivo interagire” sempre a favore di una più vasta e variegata umanità ..composta non solo da extracomunitari!

Al concetto di “tolleranza” viene, sempre di più, sostituito il concetto di “condivisione dei valori”.
In questo contesto, l’incontro con la dott.sa Lucia Ercoli, instancabile coordinatrice di “Medicina Solidale e delle migrazioni”, e del suo team di medici universitari, con diverse specializzazioni e differenti credi politici e religiosi, ci ha testimoniato che un altro Mondo è possibile già da subito stimolandoci a modificare i nostri stereotipi e pregiudizi, in uno scambio culturale continuo.

Il progetto fotografico è stato realizzato insieme agli amici Riccardo Allevi e Giorgio Della Rocca.